Per la classificazione delle rocce ignee, sia effusive (vulcaniche) che intrusive (plutoniche) si utilizza un diagramma particolare, costituito da un doppio triangolo equilatero con una base comune, detto diagramma di Streckeisen, dal nome del geologo che per primo lo ideò.
Prima si determina il tipo di minerali presenti nel campione e la loro percentuale.
Per le rocce il cui contenuto di minerali mafici è superiore al 90% si utilizzano altri diagrammi. La determinazione della posizione dei punti nel diagramma a doppio triangolo viene fatta solo esprimendo le percentuali in termini di quarzo (Q), alcalifeldspati (A), plagioclasi (P) e foidi (F).
Il diagramma di Streckeisen per la determinazione delle rocce effusive (vulcaniche)
Il diagramma di Streckeisen per la determinazione delle rocce intrusive (plutoniche)
I minerali mafici non vengono considerati; si ricalcola la percentuale di Q, A e P oppure A, F e P come se ci fossero solo questi minerali. Cioè si considera
Q+A+P = 100
oppure
A+P+F = 100
Poiché quarzo e foidi non possono coesistere nella stessa roccia, essi si escludono vicendevolmente dal diagramma a doppio triangolo.
Il valore percentuale in quarzo o in foidi così determinato viene disegnato sul diagramma con una linea orizzontale parallela alla base A-P. I valori di A e di P vengono ricalcolati riportando il loro valore a 100; questo valore sarà individuato da un punto sulla linea A-P. La linea che congiunge questo punto con il vertice del triangolo (Q o F) andrà ad intersecare la linea tracciata prima, individuando una determinata zona del diagramma, permettendo così l'identificazione della roccia.
Facciamo un esempio.
Poniamo che un campione di roccia, dopo l'analisi mineralogica, risulti costituito da:
40% di quarzo (Q)
30% di alcalifeldspati (A)
20% di feldspati plagioclasici (P)
8% di biotite e 2% di altri minerali
e vogliamo classificarlo.
La biotite e gli altri minerali non vengono presi in esame. Si ricalcolano quindi le percentuali, come se fosse
Q+A+P = 100
Percentuale di Q
Impostiamo la proporzione 40 : 90 = x : 100
dove 90 rappresenta la somma delle percentuali di Q, A e P
x = 44,4%
Percentuale di A
30 : 90 = y : 100
y = 33,3%
Percentuale di P
20 : 90 = z : 100
z = 22,2%
Si traccia ora una linea parallela alla base A-P che intersechi il lato AQ oppure QP sul valore 44,4. Poi si ricalcolano le nuove percentuali di A e di P come prima, riportandole a 100.
Cioè
y'A + z'P = 100
Percentuale di A
30 : 50 = y' : 100
y' = 60%
Percentuale di P
20 : 50 = z' : 100
z' = 40%
da questi calcoli risulta che 60A + 40P = 100
Si traccia la linea che congiunge il vertice Q con il valore 60% di A sulla base A-P. L'intersezione tra le due rette tracciate ci permette di stabilire che la roccia campione ricade nell'area dei graniti, ed è quindi classificabile come granito.
Nell'ingrandimento si può notare l'intersezione, dalla quale è possibile classificare il campione in esame come granitoQuesto metodo si può applicare alle rocce ignee intrusive ed effusive, anche se per queste ultime cresce la difficoltà nella classificazione.
Crediti
W. Schumann - Handbook of rocks, minerals and gemstones - Houghton Mifflin 1993