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impariamo a studiareSettembre, si ritorna a scuola. Ci si ritrova nelle aule, con tanti bei propositi ma spesso anche con la consapevolezza che ci attende un anno ricco di impegni e di duro lavoro. Per questo ho pensato di proporre alcune raccomandazioni per rendere il lavoro meno gravoso.

Un metodo per prendere appunti

Innanzi tutto volevo suggerirvi di utilizzare un metodo molto efficace per la stesura degli appunti: è stato messo a punto dal Prof. Walter Pauk, direttore del centro di lettura e di studio presso la Cornell University verso la fine degli anni ottanta ma resta ancora molto valido. Si divide il foglio degli appunti mediante una riga verticale ed una orizzontale: la riga verticale deve dividere il foglio in due parti diseguali (1/3 e 2/3), mentre la riga orizzontale delimiterà una zona nella parte bassa del foglio. Vengono così definite tre zone: la colonna a destra, più stretta, viene detta colonna delle domande, la colonna a sinistra è quella degli appunti, la zona in basso la chiameremo spazio del sommario. Una volta fatto ciò, si seguono le seguenti istruzioni (tratte dal libro di Pauk “How to study in college”).

Registra: durante la lezione, utilizza la colonna degli appunti per riportare gli argomenti illustrati dal relatore, usando frasi telegrafiche.

Domanda: appena dopo la lezione o prima possibile, formula delle domande basate sugli appunti scritti nella colonna di destra. Scrivere le domande aiuta a chiarire i significati, rivela le relazioni, stabilisce una continuità con concetti già acquisiti, e rafforza la memoria. Inoltre, la scrittura delle domande contribuisce ad una buona preparazione per un esame o per una verifica.

Recita: copri la colonna degli appunti con un foglio di carta. Poi, guardando le domande scritte nella colonna a sinistra, rispondi ad alta voce, con parole tue, ai quesiti, oppure elenca i fatti o le idee indicate.

Rifletti: pensa al materiale raccolto ponendoti delle domande. Per esempio: “Qual è il significato di questi fatti? Su quale principio si basano? Come si possono applicare? Come si misura con ciò che già so? Cosa c'è al di là dei concetti che esprimono? ”

Rivedi: dedica almeno dieci minuti ogni settimana alla revisione di tutti gli appunti precedenti. Questo esercizio favorisce la memorizzazione dei concetti e facilita il compito di preparazione ad una eventuale verifica. Nella fase di revisione viene compilato lo spazio del sommario.

Qui di seguito ho predisposto due modelli da scaricare (in formato pdf):

Come potete vedere, i modelli recano le tracce per la perforazione; vi consiglio di utilizzare un quaderno ad anelli, in modo tale che siate sempre liberi di integrare gli appunti con del materiale nuovo (approfondimenti, figure, schemi, ecc.).

Inoltre, qui di seguito, vi riporto alcune raccomandazioni che ho trovato sul sito del College of Saint Benedict e Saint John's University di Minneapolis (ho fatto un sunto di quelle più utili, a mio avviso).

Non oltrepassare il limite di un'ora per la stessa materia

In primo luogo, se si sta facendo della semplice memorizzazione, è meglio non spendere più di venti o trenta minuti la prima volta che si affronta un nuovo argomento.
In secondo luogo, gli psicologi dicono che si impara meglio in brevi riprese. (Ricorda inoltre che due o tre ore di studio, senza rumori o altre distrazioni sono più efficaci di dieci ore cercando di lavorare in mezzo alla bolgia).
In realtà, gli studi hanno dimostrato che si impara di più in quattro sessioni da un'ora, distribuite su quattro giorni, che in una “maratona” di sei ore. Questo perché nell’intervallo tra una sessione di studio e l’altra, mentre stai dormendo o mangiando, ecc, la tua mente sta assorbendo ciò che hai imparato.

Mantieniti sveglio prendendo delle pause di riposo

Gli specialisti dicono che lo studio fatto è più efficace se si prendono dieci minuti di pausa tra una materia e l’altra. (Il break è la vostra ricompensa.) Il dott. Walter Pauk suggerisce di prendere una breve pausa ogni volta che se ne sente il bisogno, in modo da non perdere il tempo guardando continuamente l’orologio.
Un’altra tecnica per mantenere la mente vigile è quella di iniziare con la materia più noiosa o più difficile, e continuare con quella più facile o che piace di più.

Studia materie simili in tempi diversi

Le onde cerebrali sono come le onde radio. Se non c'è abbastanza spazio tra un ingresso di dati e l’altro, si presentano delle interferenze. Più simili sono i tipi di apprendimento che si svolgono, maggiore è l'interferenza. Mantieni separate le materie con soggetti simili. Fai seguire la tua ora di tedesco con un'ora di chimica o di storia e non con lo spagnolo.

Evita di studiare nei periodi di riposo

Gli psicologi hanno scoperto che ognuno di noi ha una certa ora della giornata in cui si sente sonno. Non cercare di studiare in quel periodo. Puoi programmare una leggera attività fisica in tale periodo. Se hai un mucchio di lavoro scolastico, usa questo tempo per riordinare i tuoi appunti o per sistemare la tua scrivania.

Memorizza attivamente e non passivamente

I ricercatori hanno scoperto che il modo peggiore per memorizzare – che richiede la maggior parte del tempo ed offre risultati scadenti - è semplicemente quello di leggere qualcosa più e più volte. Se questo è il modo in cui memorizzi, dimenticalo. Invece, cerca di utilizzare la maggior parte dei tuoi sensi, il più possibile. Prova a visualizzare un concetto in termini concreti, come se fosse una foto nella tua testa. Usa i suoni oltre la vista; recita le parole ad alta voce e ascoltale mentre le ripeti. Usa le associazioni di idee; metti in relazione un concetto da imparare con qualcosa di personalmente significativo oppure trova un legame logico. Ad esempio, quando devi memorizzare delle date, cerca di collegarle a date che siano importanti per te.

Evidenzia i tuoi appunti

Sottolinea, usa gli asterischi o i colori per rimarcare i concetti che il tuo o la tua insegnante ritiene importanti o che sicuramente verranno affrontati nuovamente o approfonditi, oppure gli errori più comuni.
Riporta degli esempi, soprattutto in materie come la matematica.

La ricerca ha dimostrato che non è tanto la quantità di studio che conta, ma la qualità. Usate il vostro tempo di studio con saggezza. Mi auguro che questi suggerimenti vi saranno utili.

Per approfondimenti sul metodo Cornell, vi suggerisco di visitare il sito del prof. G. Rinaldi

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Daniela Varone ha esclamato Eureka!
...perchè da oggi è su Scienze a Scuola!
giada panzeri ha esclamato Eureka!
...perchè da oggi è su Scienze a Scuola!
michele antonio morrone ha esclamato Eureka!
...perchè da oggi è su Scienze a Scuola!

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